Al Bagnaccio trovate due proposte termali: i bagni completamente gratuiti oppure i bagni a pagamento low-cost.
Alcuni anni fa, infatti, l’area termale libera è stata in gran parte recintata, e le acque termali incanalate per alimentare tre belle piscine a temperature differenti (una rotonda, e due rettangolari).
Presso l’area recintata sono presenti dunque delle piscine artificiali ma moderne, sedie e panche, ed una sorta di spogliatoio, oltre all’illuminazione notturna, che consente di rimanere a bagno sotto le stelle fino alle 23, quando l’area chiude i battenti.
Delle antiche terme libere residua invece una minuscola area in cui trovate una piccola piscina rotonda, che è tutto quanto rimane dei bagni gratuiti. Ovviamente, non c’è illuminazione né alcune genere di struttura o servizio. In compenso, visto che ormai quasi tutti entrno nell’area a pagamento, non è di solito troppo difficile trovare posto nella piscinetta gratuita.
A ciascun visitatore la scelta fra un’offerta termale migliore ma a pagamento ed una più spartana ma gratuita. Unico particolare migliorabile è forse il fatto che chi arriva spesso entra nell’area a pagamento soltanto perché pensa che quella libera non esista più, e non ci sono in loco indicazioni in merito.
Per arrivare all’area termale del Bagnaccio percorrete la Statale 2 (Via Cassia), per poi svoltare sulla Provinciale 7 in corrispondenza di una grande stazione di servizio Eni che si trova proprio sull’angolo.
Chi viene da Viterbo, trova la svolta sulla sinistra subito dopo il supermarket “Marino Fa Mercato”.
Chi invece viene da nord (Firenze, Siena), trova la svolta sulla destra poco dopo aver incontrato sulla propria sinistra il complesso della “Fiera di Viterbo”.
Una volta sulla provinciale proseguite per circa un chilometro prima di girare a sinistra per immettervi sulla strada sterrata che vi conduce, in un paio di chilometri al grande spiazzo erboso in cui si trova l’area termale del Bagnaccio.
Per il parcheggio non ci sono problemi: l’area del Bagnaccio sorge praticamente in aperta campagna, ed è quindi possibile parcheggiare liberamente nell’enorme prato antistante i bagni.
Fate attenzione, se ci tenete alla vostra auto, alla stradina sterrata che porta ai bagni liberi: è piena di buche grosse e profonde e, se non state attenti, rischiate di rimetterci la coppa dell’olio.
Se quando arrivate all’ingresso vi chiedono di pagare il biglietto, non vi preoccupate: non vi siete informati male, avete solo sbagliato ingresso. L’ingresso all’unica piscina ancora gratuita è infatti posta lateralmente rispetto all’area a pagamento, in posizione sapientemente nascosta. Per arrivarci dovete proseguire qualche metro sulla sterrata rispetto al prato che funge da parcheggio, e poi entrare dal cancelletto che funge da ingresso.
Per mangiare vi dovete rifornire prima di arrivare qui, visto che non ci sono strutture per rifocillarsi. Se capitate verso la sera tardi però, non di rado vi capiterà, chiaccherando con gli altri bagnanti, di imbattervi in qualcuno che passa la notte in loco con il camper e vi invita a partecipare ad una delle molte “cene campestri” organizzate qui da chi rimane a dormire nello spiazzo.
Presso le terme del Bagnaccio (nell’area a pagamento) c’è anche una vasca apposita dedicata ai cani, un servizio comodo per chi arriva alle terme in compagnia degli animali domestici e non sa dove lasciarli.
I bagni liberi del Bagnaccio, insieme alle Masse di San Sisto, sono inoltre le uniche sorgenti termali che non si trovano nell’area dei “Bagni di Viterbo”, quella zona cioè, dove potete trovare concentrate in poche centinaia di metri sia le Piscine Carletti, che il Bullicame e lo stabilimento delle Terme dei Papi (per non dire delle decine di polle termali non accessibili perché sgorgano all’interno dell’area inibita al pubblico dell’Aeronautica Militare).
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