TERME DI VULCANO
Vulcano fa parte dell’arcipelago delle isole Eolie, che fanno parte della provincia di Messina. E’ la più meridionale delle Eolie, quindi la più vicina alla terraferma, e fronteggia sull’asse nord-sud il Golfo di Patti.
Fra Vulcano e Milazzo, principale porto sulla terraferma da cui salpano traghetti per le Eolie, ci sono circa una quarantina di kilometri, che si percorrono in poco più di tre quarti d’ora, quando il mare è liscio.
Come arrivare:
Per raggiungere Vulcano si possono utilizzare alternativamente traghetti e aliscafi: i primi sono più lenti ma preferibili per chi di solito soffre di mal di mare, in quanto più stabili; i secondi sono più veloci ma risentono maggiormente del mare grosso.
Le imbarcazioni che garantiscono il collegamento con Vulcano partono da Milazzo (collegamento diretto) e da Napoli (collegamento via Stromboli-Panarea-Lipari). Anche se molto meno frequenti, esistono tuttavia anche collegamenti diretti con Vulcano da Messina e Reggio Calabria.
Il collegamento fra Napoli e le Eolie funziona soltanto in estate, ed anche quello fra Milazzo e Vulcano si interrompe nei mesi invernali.
Se viaggiate con macchina al seguito, verificate sempre, prima di partire, che questa modalità di trasporto sia prevista.
La regolamentazione delle pozze termali è molto recente: la società Geoterme solo da pochi anni gestisce gli ambienti termali per la pratica dei fanghi, delle inalazioni e della talassoterapia. I siti termali di Vulcano sono infatti forse gli impianti naturali che per più tempo sono stati usati liberamente, senza alcuna forma di regolamentazione.
E’ indubbio però che i fenomeni termali fossero conosciuti ed utilizzati dagli abitanti del luogo per molti secoli, sia in epoca medioevale che romana. Nel periodo di formazione della Magna Grecia, invece è dubbio se questa isola fosse utilizzata a scopi benefici, considerata l’aurea di sacralità che veniva annessa ai fenomeni vulcanici dell’isola, sfruttando i quali i greci venivano a purificare le salme dei defunti.
I fanghi e le acque termali di Vulcano sono caratterizzati da una elevata acidità (pH basso) e concentrazione di zolfo, oltre ad una notevole presenza, al momento della fuoriuscita, di gas e vapori termali frammisti all’argilla plastica o al fluido medicamentoso.
L’acqua termale di Vulcano è classificata come sulfureo-salso-bromo-iodica ed ipetermale, dato che sgorga a temperature comprese fra i 40 e gli 80 gradi. Dalle analisi chimico-fisiche ne risulta anche una apprezabile radioattività (presenza di radon disciolto).
Le acque ed i fanghi termali delle terme di Vulcano sono indicati complessivamente per la cura di:
I trattamenti che si consiglia di fare presso le terme di Vulcano nelle isole Eolie sono principalmente i famosi fanghi naturali sulfurei: il fango emesso continuamente dai soffioni è un fango argilloso la cui acidità e concentrazione di zolfo impedisce la formazione di agenti patogeni.
Il fango termale di Vulcano è uno dei pochi fanghi naturali della penisola italiana, ed uno dei più pregiati in assoluto, utilizzabile sia per fangoterapia che l’applicazione a scopo estetico di scrub naturale.
Altri due trattamenti molto indicati presso le terme di Vulcano sono le inalazioni ed i bagni. I primi beneficiano dell’intensa emissione gassosa naturale delle fumarole dell’isola, tramite la quale è possibile fare suffumigi naturali ricchi di idrogeno solforato; i secondi vengono fatti sia a scopo terapeutico che a scopo di relax semplicemente immergendosi in mare nel punto in cui fuoriescono le caldissime polle termali, per uno dei più efficaci trattamenti talassoterapici di tutta Italia.
Molto interessante è anche il cosiddetto “bagno di calore”, una sorta di antroterapia che viene praticata all’interno di cavità scavate nella sabbia o nel tufo, molto simili alle classiche “stufe”, ma con fondo sabbioso, umido ed a temperatura molto elevata, con un effetto molto simile, appunto, a quello delle tradizionali grotte termali.
L’arcipelago delle Isole Eolie sono famose fondamentalmente per due motivi. Il primo è la straordinaria presenza, di ben due vulcani attivi su tre presenti in Italia (l’altro è l’Etna) che attirano tutto l’anno visitatori interessati agli impressionanti fenomeni eruttivi: i vulcani Stromboli e Vulcano continuano infatti la loro attività attraverso emissione di fumi e gas, anche se sono attualmente in un periodo cosiddetto di “quiescenza” che li rende meno pericolosi e facili da visitare.
La seconda attrattiva delle Eolie è il mare, riconosciuto annualmente con la Bandiera Blu di Legambiente come uno fra i più puliti del Mediterraneo e le stesse isole che valgono certamente una visita, anche se ciascuna per motivi diversi: tutte possiedono spiagge e mare bellissimi, ma mentre Panarea e in misura minore Lipari, sono più famose per i locali notturni e sono quindi frequentate in prevalenza da giovani e giovanissimi, Vulcano, Salina e Stromboli sono più gettonate per la classica vita da spiaggia prediletta soprattutto dalla famiglie.
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