Sono tanti i centri benessere che per curare patologie come l'otite, la sordità rinogena (ovvero la diminuzione dell'udito dovuta a infiammazione), la rinite, la sinusite e diversi tipi di allergie si avvalgono dell'utilizzo delle cure endotimpaniche, conosciute anche come cure otorinolaringoiatriche.
Si tratta di insufflazioni inalatorie che hanno la finalità di curare le fasi iniziali della cosiddetta insufficienza tubarica dell'orecchio medio, che coinvolge il complesso formato dalla tuba di Eustachio, dal timpano e l'apparato di trasmissione, ed è dovuta a processi infiammatori che colpiscono gli organi dell'udito.
In particolare, una differenza di pressione tra le diverse parti dell'orecchio medio può causare l'accumularsi di un liquido, che determina anche la classica sensazione di ovattamento. Questa situazione non è da sottovalutare, perché il siero che si forma a seguito del disequilibrio della pressione può dar luogo a varie infezioni e causare in un primo momento l'otite media, che a sua volta può trasformarsi in otite purulenta (infiammazione su base microbica) e, nei casi più gravi, condurre anche alla perforazione del timpano.
Curare sin da subito queste patologie è importante perché, se trascurate, possono degenerare in forme di otite cronica e causare addirittura la perdita dell'udito. Le cure endotimpaniche sono terapie specifiche eseguite da medici specialisti nel settore otorinolaringoiatrico e prevedono l'introduzione di gas sulfurei terapeutici, provenienti dalle terme, attraverso le vie nasali.
Il trattamento viene eseguito con una sonda, molto piccola, in plastica o in metallo, il cui nome tecnico è catetere di Itard, lunga circa 15 cm, e uno specifico compressore. Questi strumenti hanno lo scopo di riportare la giusta ventilazione dell'orecchio medio. Non appena la piccola sonda viene posizionata e il gas sulfureo viene introdotto nella tuba, è possibile sentire un particolare un fruscio, che sia il medico specialista sia il paziente sono in grado di udire con uno specifico tubo otofonico.
La terapia per insufflazioni endotimpaniche non presenta controindicazioni, eccetto nei casi in cui il paziente è allergico ad uno dei medicinali che talvolta vengono usati per curare le patologie più gravi, in sostituzione dei gas termali. La terapia in questione è semplice e non provoca dolore nel paziente (può risultare solamente un po' fastidiosa).
L'efficacia delle insufflazioni è dovuta sia all'azione specifica dell'acqua minerale usata sotto forma di vapore, sia a quella passiva del gas termale, che favorisce il ripristino delle normali condizioni della pressione nell'orecchio medio. Le insufflazioni avvengono per via nasale perché le patologie dell'orecchio medio sono connesse con i disturbi della cavità nasale e della faringe.
Queste particolari insufflazioni sono conosciute con il nome di tubo-timpaniche. Grazie a questo processo, la tuba di Eustachio viene liberata dalle sostanze organiche che provocavano i disturbi. Tuttavia, è importante tener presente che la terapia endotimpanica deve essere accompagnata da altre cure aggiuntive, come per esempio, le irrigazioni, le docce nasali e i cicli di aerosol.
Inoltre, spesso un solo ciclo di insufflazioni endotimpaniche può non essere sufficiente: un paziente generalmente necessita di due cicli distribuiti nell'arco di un anno. Ognuno di questi cicli prevede un'applicazione giornaliera per un certo numero di sedute, che possono andare dalle 12 alle 20, in base alla gravità e alla tipologia del disturbo.
Prima di intraprendere una terapia termale endotimpanica si consiglia sempre di sottoporsi ad una visita otorinolaringoiatrica presso uno specialista e ad un esame audiometrico e timpanometrico, controlli che in genere vengono ripetuti anche quando le sedute sono terminate.
In genere, risultati efficaci e duraturi possono essere osservati dopo tre anni consecutivi in cui il paziente si è sottoposto a questo tipo di inalazioni. Le terapie endotimpaniche sono consigliate soprattutto per i bambini, in cui è molto frequente il sorgere di otiti, e gli adulti che soffrono delle patologie sopraelencate.
Con i bambini, in particolare, la cura viene fatta con il politzer crenoterapico, che consiste nel posizionamento di un'olivetta nasale, collegata ad un insufflatore, in una narice, mentre l'altra narice viene tappata e il paziente durante il processo deve tenere la bocca chiusa.
Attraverso le deglutizioni, grazie all'apertura dell'ostio tubarico, il vapore misto al gas termale viene introdotta nella tuba di Eustachio che viene liberata da eventuali ostacoli.
Vediamo ora, nello specifico, quali sono le patologie che possono essere curate grazie alle insufflazioni endotimpaniche e come è possibile rendersi conto di quando è necessario ricorrere a questo tipo di cura.
Tra le patologie che possono essere curate con le terapie termali inalatorie troviamo: le rinosinusiti (processi infiammatori delle cavità paranasali), le bronchiti croniche, le riniti allergiche (irritazione della mucosa nasale), le faringiti croniche, le laringiti croniche, l'otite media (quella di origine catarrale, quella sieromucosa e quella purulenta).
Il classico sintomo di quando si hanno dei disturbi alle orecchie è il dolore, che può risultare molto fastidioso e intenso. Tuttavia, è anche vero che non sempre il mal d'orecchio è sintomo della presenza di una patologia che necessita di cure specifiche.
Talvolta anche un semplice sbalzo di temperatura o un colpo d'aria possono esserne le cause. Inoltre, anche una nuotata o le alte pressioni possono causare dei disturbi nel condotto uditivo. Altri segni sintomatici dei problemi alle orecchie sono poi i fastidiosi ronzii o i fischi, che possono portare fino alla perdita temporanea dell'udito. Se i fastidi all'orecchio sono quotidiani e se l'udito non sempre funziona bene, il problema potrebbe anche essere dovuto ad una patologia nota come disfunzione tubarica, un difetto cronico che può degenerare e portare alla perdita totale dell'udito.
Protagonista di questo disturbo è la tuba di Eustachio, il condotto che fa da tramite tra l'orecchio medio e la rinofaringe (la parte superiore della faringe) e che permette sia la ventilazione della cassa del timpano sia il deflusso delle secrezioni di muco. Nello specifico, il problema sorge quando la tuba di Eustachio non si apre come dovrebbe nella deglutizione o durante lo sbadiglio.
Succede infatti che la pressione negativa nell'orecchio medio, che produce il senso di ovattamento, può portare ad un versamento endotimpanico, cioè ad un accumulo di siero nell'orecchio medio, che a sua volta può determinare un'infezione, come per esempio l'otite.
Il mal d'orecchio è da associare a due tipi di otite, l'otite esterna e l'otite media. La prima consiste nell'infiammazione del canale esterno dell'udito, ovvero del condotto che trasporta i suoni che arrivano nel padiglione auricolare verso il timpano. In genere l'otite esterna è accompagnata da prurito e otalgia, ovvero dolore dell'orecchio.
Per otite media, invece, si intende l'infiammazione dell'orecchio medio, cioè della cavità del timpano contenente i tre famosi ossicini: staffa, incudine e martello. L'otite media è una patologia particolarmente diffusa in età pediatrica, nella fascia che va dai tre mesi ai tre anni e può essere acuta (e temporanea) o cronica.