Sciacca, architetti di Agrigento difendono le Terme

Le Terme di Sciacca affondano nel periodo ellenistico, ma la situazione attuale non risulta pari al loro pregio: per questo l'Ordine degli Architetti di Agrigento è intervenuto nelle scorse ore per imprimere "una forte accelerazione nella ricerca di una soluzione consona in direzione della salvaguardia e fruizione di un patrimonio, paesaggistico architettonico e culturale unico e secondo, per le sue caratteristiche curative, solo forse ad Abano Terme”.

Che si vada incontro all'alienazione dei beni o ad un affidamento delle strutture a terzi, l'obiettivo è quello di garantire al territorio la permanenza dell'eredità giunta sino ad oggi al territorio che ne potrebbe giovare turisticamente. Il messaggio rivolto all’Amministrazione ed al Governatore della Sicilia, è piuttosto esplicito da parte del presidente dell’Ordine provinciale degli Architetti, Massimiliano Trapani.

È increscioso che l’impossibilità da parte del Commissario dell’ente in liquidazione di provvedere ad interventi sia ordinari che straordinari, per ovvi motivi di natura economica e di competenze, rischi di cagionare seri danni alla stazione termale tra le più rinomate in Italia" ha sottolineato Trapani.

Si tratta nel complesso di un vero e proprio monumento dall’ex convento di San Francesco al Parco delle terme oltre lo stabilimento delle vecchie terme e delle nuove terme in stile liberty, la cui edificazione risale agli anni ’30. Un patrimonio che secondo il presidente deve essere "salvato da un abbandono e da un degrado annunciati se non se ne pianifica una gestione oculata".

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