TERME DI RECOARO
Recoaro Terme è un Comune veneto della provincia di Vicenza, anche se si trova molto più vicino al confine regionale con il Trentino-Alto Adige, distante appena qualche chilometro. Recoaro sta quasi a metà strada fra Vicenza e Rovereto: mentre la prima dista poco più di quaranta chilometri, la seconda si trova a poco meno che cinquanta chilometri.
Recoaro è collocata sul fondo di una valle a forma di conca, detta Conca di Smeraldo, nel comprensorio dell’Alta Valle dell’Agno. Si colloca ad una media altitudine, a 400/500 metri di altezza, ai piedi delle Piccole Dolomiti.
Come arrivare:
In auto, Recoaro si raggiunge viaggiando sulla Statale 46 del Pasubio, che collega Vicenza e Rovereto, intercettando i flussi di visitatori che arrivano sia dalla A22 del Brennero che dalla A4 Torino-Trieste.
Si devia dalla Statale all’altezza delle Valli del Pasubio, proseguendo per circa una decina di chilometri fino a raggiungere Recoaro.
L’epopea termale di Recoaro comincia nel 1689 quando il nobile ed appassionato di botanica Conte Lelio Piovene di Castelgomberto commissiona l’analisi sull’acqua che sgorgava in questa zona, che per le sue proprietà curative veniva ritenuta dal popolino addirittura miracolosa.
La fama delle acque di Recoaro di accresce rapidamente grazie a numerosi studiosi che iniziano a parlarne nello loro opere sulle terme in Italia: il primo è, nel 1701, Giovanni Graziani, seguito da Girolamo Festari, Orazio Pagani, Antonio Mastini e Anton Maria Lorgna.
Dagli inizi del ‘700 sono innumerevoli i nobili ed i personaggi illustri che visitano questa località termale, come ad esempio:
Fra i frequentatori assidui di Recoraro che vennero a “passare le acque” qui ci sono anche molti artisti e pensatori di ogni paese, come Verdi, Rosmini, Mascagni, Ponchielli e Nietzsche, che avrebbe addirittura avuto qui l’ispirazione per il celebre “Così parlò Zarathustra”.
Le terme di Recoaro sfruttano ben cinque sorgenti termali:
Recoaro è famosissima in tutta Italia e nel mondo come centro di eccellenza per “passare le acque”. Al pari di altre località come Montecatini e Chianciano, infatti, a Recoaro di viene soprattutto per svolgere le famose cure idropiniche, che sfruttano le potenzialità curative e depurative delle acque termali utilizzate sotto forma di bevanda.
Le acque benefiche di Recoaro, sebbene specificamente indicate per il trattamento idropinico, sono tuttavia utilizzate collateralmente anche per trattamenti curativi quali inalazioni, balneoterapia, fangoterapia e trattamenti fisioterapici.
La principale attrazione di Recoaro è lo stesso ambiente naturale dei suoi dintorni, che fa parte del comprensorio delle Piccole Dolomiti ed è ideale per la pratica di numerose attività di svago e sportive.
In primo luogo troviamo le Prealpi Vicentine, che con le loro salite impegnative vengono spesso utilizzate come allenamento dagli appassionati di ciclismo. Anche la mountain bike è una buona alternativa da utilizzare sui sentieri di questi declivi boscosi.
C’è naturalmente la possibilità di praticare altre discipline come il parapendio e il trekking, ma anche semplicemente di fare una camminata o sfruttare una domenica di sole per una scampagnata, grazie ai molti diversi sentieri di difficoltà diverse, comode anche per chi è meno allenato.
D’inverno Recoaro si trasforma anche in stazione sciistica, grazie alla moderna cabinova che collega il centro termale alla stazione invernale di Recoaro Mille.
Gli appassionati di storia saranno contenti di sapere che vengono organizzati in zona percorsi escursionistici alla scoperta dei luoghi della “Grande Guerra”, cioè itinerari che conducono i partecipanti a visitare i teatri di battaglia che hanno interessato questa zona nel corso della Prima Guerra Mondiale.
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