TERME DI CALDIERO
La cittadina di Caldiero, che ospita le Terme di Giunone, è un paese della provincia di Verona, capoluogo che dista circa una ventina di kilometri. Le Terme di Caldiero si collocano sulla riva sinistra del fiume Adige, allo sbocco della Val d’Illasi, giusto sul tracciato della Provinciale Porcillana che collega Verona a Vicenza.
Come arrivare:
In auto, Caldiero si trova sul percorso della A4 Milano-Venezia, pressochè equidistante dalle uscite di Soave-San Bonifacio e Verona Est, che si trovano a circa cinque kilometri dalle terme.
Una volta usciti dall’Autostrada ci si immette direttamente sulla Strada Regionale 11 che conduce fino a Caldiero.
Caldiero si raggiunge anche in treno: è infatti servita dalla linea ferroviaria Torino-Venezia, e possiede una sua stazione che dista poche centinaia di metri dallo stabilimento termale.
A partire dai reperti rinvenuti, sembra che le terme di Caldiero fossero conosciute già da prima della frequentazione romana, ovvero dalle popolazioni paleo-Venete che abitavano in questa zona. Con l’avvento dei Romani, però, raggiungono il loro massimo splendore, dato che erano così apprezzare da venir definite “Acque della Bellezza”.
Durante il periodo medioevale le Terme di Giunone conobbero un periodo di decadenza: a causa del disfavore della Chiesa verso i bagni termali, che avvenivano in condizioni di promiscuità e venivano quindi considerate peccaminose, gli abitanti della zona iniziarono ad usare queste acque calde soltanto per la macerazioni del lino. E’ da questa pratica della “macera” che prende il nome la sorgente Masera, che alimenta le Terme di Giunone.
Le Terme di Giunone tornano in auge nel Quattrocento, quando la città di Verona stabilisce nei suoi stauti il divieto dio utilizzare le acque termali della fonte Masera per macerare i panni e delibera, con un provvedimento del 14 luglio 1458 la risistemazione dell’antica vasca detta “Brentella”. Nel 1493 l’area termale viene recintata, affidata alla sovrintendenza di un gruppo di Provveditori e la vasca della Brentella assume la fisionomia che conserva ancora oggi.
A testimonianza della grande rinomanza di cui questo sito termale ha goduto nei secoli, si rammentano le numerose citazioni e opere scritte che parlano delle terme di Caldiero:
Fra i molti personaggi illustri che fecero affidamento sulle proprietà terapeutiche di queste acque figura il marchese Federico Gonzaga che qui si soggiornò nel 1524, come ricorda una lapide in latino incassata nella piscina della Brentella.
Con provvedimento del 1993 il percorso storico delle terme di Caldiero approda infine allo stadio dell’imbottigliamento per la commercializzazione in tutta Italia.
Le terme sono attualmente alimentate dalla sorgente Brentella, la cui acqua è classificata come ipo-termale, medio minerale e solfato-calcico-magnesiaca, con presenza di metalli alcalini, stronzio, fluoruri e cloruri. Sgorga alla temperatura costante di 26,4° perfettamente limpida, incolore e inodore.
Le acque delle Terme di Caldiero svolgono le seguenti azioni:
Grazie alla sua elevata tollerabilità sulle mucose oculari e sulla cute, le acque termali di Caldiero sono ideali per effettuare la cura idropinica. La sua comprovata efficacia a livello gastro-intestinale, epatico, renale e soprattutto la notevole azione che svolge sul colon la rendono adatta allo svolgimento di cure idropiniche.
Cura idropinica e balneoterapia sono i due trattamenti più rinomati a Caldiero: la bontà e l’efficacia dell’acqua come bibita è testimoniata dal suo utilizzo per l’imbottigliamento e dal numero di patologie che beneficiano di queste acque terapeutiche; la sua speciale idoneità per bagni curativi è testimoniata invece dalla lunghissima storia e fama delle vasche appositamente costruite secoli fa per le immersioni in acqua termale.
Le acque di Caldiero sono molto utilizzate anche per aerosol ed inalazioni grazie alla composizione chimica favorevole ad essere tollerata dalle mucose delle vie respiratorie.
Da non dimenticare che l’acqua Giunone imbottigliata presso questa fonte è fra le migliori in Italia per la nutrizione dei lattanti.
Sotto il profilo enogastronomico, si consiglia di portarsi a casa qualche bottiglia del tipico vino Doc prodotto in questa zona: Caldiero infatti, si trova nella zona di produzione dell’Arcole Doc, un vino rosso di un certo prestigio.
Da visitare presso la cittadina di Caldiero, il Parco della Monte Rocca, con gli edifici denominati la Rocca e il Castello.
Nei dintorni, invece, oltre ai monumenti delle vicine città d’arte come Verona e Vicenza, si può visitare la riva del Lago di Garda, dove si trovano sia località balneari, ideali per le vacanze estive, che centri di interesse storico e culturale come Gardone Riviera, dove si trova il Vittoriale degli Italiani, la villa-mausoleo fatto costruire da Gabriele D’Annunzio.
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