TERME DI MACERATA FELTRIA
Macerata Feltria è una località della Romagna marchigiana, appartenente alal provincia di Pesaro-Urbino, capoluoghi da cui dista rispettivamente una cinquantina ed una trentina di kilometri, mentre risulta ben più vicina alla piccola enclave di San Marino, distante non più di una decina di kilometri.
Posta nell’entroterra marchigiano, Macerata Feltria risulta più vicina alla costa della riviera romagnola che di quella marchigiana. I più vicini affacci sul mare raggiungibili sono infatti Cattolica e Riccione.
Per chi utilizza i mezzi di trasporto pubblici, il punto di riferimento è la città di Pesaro, dove si arriva in treno e dalla quale partono i bus di linea della Adriabus per Macerata Feltria.
Da Roma si consigliano le autolinee dirette ad Urbino per poi utilizzare le compagnie AMU e Salvadori sulla direttrice verso Casinina e successivamente Macerata Feltria. La Salvadori è consigliabile anche per chi viaggia da Pesaro, mentre chi arriva da Rimini può tranquillamente utilizzare i servizi delle ferrovie Emilia Romagna.
In auto invece, il riferimento è la Strada Statale 73 bis “Bocca Trabaria”, che collega la via Tiberina (utilizzata da chi viene da Roma, Terni e Perugia) all’Autostrada A14 (utilizzata da chi proviene dalla costa Adriatica). Nel primo caso l’uscita consigliata è quella di San Giustino, mentre nel secondo caso si può usare il casello di Fano.
La Statale Bocca Trabaria si percorre quindi fino al bivio di Sant’Angelo in Vado, per poi seguire le indicazioni per Lunano, prima, e Macerata Feltria, poi.
Le uscite autostradali da considerare sono quella di Rimini sud (per chi arriva da nord, direzione Ancona) e Pesaro-Urbino (per chi arriva da sud seguendo la A14 in direzione Napoli e successivamente deviando verso Pescara).
Chi invece preferisce viaggiare in aereo, può considerare come base di arrivo gli aeroporti di Rimini (50 km), Ancona (104 Km) o Forlì (95 Km)
Il nome stesso delle terme di Macerata Feltria, ovvero Pitinum Thermae, allude all’antica origine di epoca romana di questo rinomato centro termale, quando si chiamava appunto Pitinum Pisauriense. Anche se non risultano evidenze documentarie è molto probabile che le fonti termali venissero sfruttate già dalle popolazioni pre-romane stanziate in questa zona, facenti parte del ceppo celtico.
L'eredità romana venne parzialmente persa dopo la distruzione subita per mano degli Ostrogoti nel VI secolo, ma sulle macerie dell'antica città romana venne costruito l'imponente castello ed il centro storico del paese che oggi viene appunto per questo motivo chiamato “Macerata”. La città nel Medioevo fu possedimento della famiglia Malatesta, per poi passare nelle mani dello Stato Pontificio insieme all'intera provincia di Pesaro. Divenne infine, nel 1860, parte del Regno d'Italia.
Le terme di Macerata Feltria sono alimentate dall’acqua sulfurea della sorgente Certalto, che sgorga alla sorgente ad una temperatura di 12 gradi e viene classificata come solfurea - solfato - bicarbonato - calcio - magnesiaca.
In considerazione del suo grado solfidrometrico non eccessivamente aggressivo, è un’acqua termale consigliata per il trattamento di soggetti particolarmente sensibili quali anziani e bambini.
Quest’acqua esplica una intensa azione:
Genera inoltre un efficace miglioramento della funzionalità epatica, della funzionalità gastro-intestinale, una notevole riduzione dei radicali liberi e degli effetti nefasti della steatosi epatica. Complessivamente, è quindi indicata per contrastare le patologie relative a fegato, vie respiratorie, pelle, cartilagini e articolazioni.
Le terme di Macerata Feltria sono famose soprattutto come centro legato al termalismo curativo. Qui si viene soprattutto per le terapie che sfruttano le acque benefiche contro le più svariate patologie: in particolare, i trattamenti per i quali la zona è rinomata sono le cure inalatorie, incluse le ventilazioni polmonari e la cura per la sordità rinogena, ma anche in misura minore per le irrigazioni vaginali e per la cura idropinica.
Le piscine termali vengono inoltre utilizzate per terapie di riabilitazione e balneoterapia, in una struttura in cui è possibile praticare diversi esercizi di fitness, oppure sottoporsi a trattamenti di fitoterapia o cure ayurvediche.
Insieme alle acque sulfuree, le Terme di Macerata Feltria sono famose anche per gli effetti benefici dei loro fanghi, lavorati con procedimenti naturali ed utilizzati per trattamenti alla pelle o come rimedio a patologie del sistema scheletrico.
Presso la cittadina termali di Macerata Feltria è possibile ancora visitare le rovine dell’antichissima città di Pithinum Pisauriense, centro di probabile fondazione celtica, in quanto si presume che fosse abitata, prima dell’avvento dei Romani, dalla popolazione dei Galli Senoni. Molte parti degli edifici moderni includono ancora oggi materiali da costruzione tratti dalle macerie dell’antico abitato, donando al centro storico un’atmosfera particolarmente suggestiva.Vi si trova inoltre, molto ben conservato, il castello dei signori Malatesta sulla strada che dal centro conduce alla località di Certalto.
D’altra parte il Montefeltro è famoso come territorio ricco di torri e castelli, costruiti in passato proprio sfruttando i piccoli poggi dominanti il territorio circostante, che caratterizzano questo comprensorio collinare.
Fra le strutture difensive del Montefeltro più belle da visitare ci sono:
Anche se dista diversi kilometri da Macerata Feltria, il capoluogo di Urbino rimane comunque uno dei centri più interessanti da visitare di tutte le Marche, e vale la pena passarci almeno una mezza giornata per visitare il Palazzo Ducale e la Galleria Nazionale delle Marche.
Tra gli eventi da non perdere presso Macerata Feltria non può mancare la festa del patrono San Michele Arcangelo, festeggiata il 29 settembre con cibo tipico del Montefeltro, giochi ed uno speciale concerto della banda del paese. Per gli amanti della gastronomia, il piatto tipico del luogo è la torta con uva secca e noci, ma la località marchigiana è nota anche per le carni pregiate, i formaggi, i salumi ed i prodotti del bosco come funghi e tartufi.
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